Lettone o cameretta?

Il “lettone” è di mamma e papà ma sono benvenute le visite dei figli per coccoletime.

L’argomento ovviamente non si riferisce ai neonati.

I bbambini molto piccoli si svegliano continuamente, oltre ad esser più comodo aver il piccolo in camera, la sua presenza è il co-sleeping creano un’ atmosfera nuova per la diade e per la triade che a mio parere va goduta finché si può e finché è sana.

Quando pero’ i nostri figli iniziano la Scuola dell’infanzia o forse per qualcuno anche prima(nonn c’ é un tempo fisso per tutti, occorre osservare i bisogni di ciascun figlio e si ciascun nucleo) si rende evolutivo il passaggio nella propria cameretta.

Ma perché questa separazione?

Noi mamme di certo non la viviamo come automatica e spontanea, credo però che possiamo rifletterci.

A mme è successo così.

Per i papà dipende…qualcuno si era adattato a dormire in tre o ad avere uno spazio isolato, qualcuno invece vorrebbe rimettere ciascuno al proprio posto come nel nostro caso.

Tramamma ee figlio/ a la simbiosi di è già alle tata in parte.

Mia ffiglia ad esempio ha ormai quattro anni, ha i suoi amici, le sue maestre, vive dinamiche in cui non sono coinvolta e per le quali attiva le sue risorse.

Non è stato semplice neppure questo per me. Gradualmente per noi mamme inizia anzi ritorna un piccolo spazio privato, per qualcuno da ricostruire.

Dormire aabbracciati la sera potrebbe rappresentare un ricongiungimento necessario.

Si trascorrono ore lontani sopratutto per le mamme che lavorano e così di notte può tornare la simbiosi che tanto manca in alcuni momenti o periodi.

È come se si ripristinasse quella forte vicinanza minacciata dalla paura di perdersi ma questo non è sanissimo.

La vicinanza tra mamma e figlio/a cambia evolve e anzi dovremmo ridescriverla arricche ndola di significati nuovi e ovviamente mettendoci noi per prime in discussione.

Intanto occorre a mio parere invogliare i nostri figli a trascorrere tempo nella propria cameretta, coinvolgendoli magari nella preparazione di questo spazio.

Nelnostro caso abbiamo scelto il colore delle pareti insieme e poi mia figlia ha optato per tanto stickers murali tema unicorno.

Per ora abbiamo aggiunto al suo un secondo lettino provvisorio o forse no 😄che potrebbe restare sempre disponibile per tutte le volte in cu potrebbe esser necessaria la vicinanza.

I due lettini erano inizialmente attaccati e da poco sono staccati.

In questa gradualità quella che fa più fatica sono io!!!

Inizialmente avevamo la culla in camera poi il lettino piccolo poi mamma e figlia abbracciate nel lettone e mio marito è finito in cameretta.

Ora ho due postazioni una vicina a mia figlia e una nella mia metà di lettone.

Ci vorrà ancora pazienza però quello che è chiaro è che il suo luogo è la sua cameretta.

Quello spazio in cui può scegliere di giocare un po’ ritirarsi per un son lino se le va, leggere i suoi libri anche se questo avviene anche sul divano.

Quel lettino diventerà gradualmente una sicurezza uno spazio in cui sentire e assecondare i propri bisogni.

La sua cameretta è piccola così le abbiamo organizzato sempre con la stessa modalità del coinvolgimento una stanzetta per tutti i suoi giochi rinunciando alla lavanderia.

Sveva è fierissima di mostrare questi spazi ai suoi amichetti ai nonni e ai nostri amici.

Sono mmolti sorpresa di questa risposta così positiva.

Questo passo dovrebbe anche aiutare a mettere qualche confine tra rapporto di coppia e rapporto genitori-figli.

Non ddevono mai preoccuparsi dell’asse coppia sia bene che nel male non andrebbero coinvolti troppo.

Benvengano ccomunque tante coccole insieme che possono costituire bellissimi momenti familiari ma occasionali.

Sembro cinica? No

Hosentito il bisogno di lettone fino alle scuole medie e dormire da sola per me è stato difficilissimo.

Ho aamato averla con me nel lettone quasi fossi in uno stato anche io di permessa regressione.

Ma no ora non son io la bambina sono la mamma con il cuore pieno di voglia di dare quello che è consono per la sua età.

Infondo mi ero scordata che non dormo sola ma con mio marito, era necessario questo passo

Aggiungo che ci sono tante famiglie con genitori separati.

Anche iin questi casi mi sento di consigliare la stessa cosa. Per il bambino/a ci sono in ballo indindenza da costruire, fiducia in se stessi, fiducia nei genitori, capacità di ascolto e per noi genitori capacità di regolare la vicinanza in modo sano.

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