Natale al tempo della pandemia

È Natale! È Natale al tempo del Covid cioè di pandemia.

Non ho scritto questo periodo perché non ci sono molte parole, troppe vengono spese ogni giorno, parole di paura, parole di negazione, parole di critica, parole di stanchezza, di difficoltà.

Fioccano sui social corsi on line webinar psicologici, ma parliamoci chiaramente: la psicologia è una cosa seria.

Non ha mai curato nessuno on line, se non per un effetto preventivo.

Certo ogni tentativo di far star bene va apprezzato.

Purtroppo non ci sono stati aiuti concreti

Tutto ciò che gira sul web però non va confuso con ricette facili, talvolta semplicistiche.

Siamo ancora in una situazione di emergenza e tutti noi ci stiamo adattando per farene fronte, non siamo in condizioni normali soprattutto a livello familiare.

Ogni famiglia è costretta a ridescriversi e confrontarsi.

Le crisi che possono emergere e che possono essere emerse a livello familiare e relazionale tuttavia potrebbero essere lette come opportunita’.

Questo tempo ci ha dato questa occasione.

È brutto essere lontani soprattutto da parenti a amici, ma non succede quasi mai di poter avere tempo per noi per conoscerci meglio, per ascoltarci, per crescere e per pensare alle proprie scelte alla propria felicità.

Dobbiamo bastarci.

E per bastarci dobbiamo star bene con noi stessi e con i congiunti ( compagni mariti figli, una famiglia al giorno da salutare) ma soprattutto con noi stessi.

Tutti invece eravamo ormai capaci di vestirci al meglio correre per negozi sorridere e mischiarci in stati d’ animo che giustamente e normalmente circolavano condizionandoci e facendoci anche distrarre.

in questa solitudine quest’anno, ci sentiamo, sentiamo chi siamo davvero lo sentiamo forse in modo ideale aspettando la ripresa di una concretezza in cui anche gli altri potrebbero essere cambiati.

Come sempre sostengo, la vita non è statica ma dinamica, soprattutto la vita in relazione.

Bhe credo che le persone che questo Natale non possiamo abbracciare se sono importanti sono già parti di noi della nostra identità per quello che ci siamo scambiati e dati quando insieme ci stavamo tanto e negli scambi sporadici di questi mesi.

Ascoltiamoci e sono sicura che non ci sentiremo soli, accontentiamoci di un saluto di cuore quest’ anno.

La vita e le nostre relazioni riprnederanno e forse avremo imparato a essere più autentici di prima.

Buon Natale a tutti!

Carla Maria

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